Immagino la scena: qualcuno ti lancia quella sfida che gira ovunque online, quella che promette che “se risolvi questa espressione in 10 secondi sei un genio”, e senti subito quell’adrenalina da micro‑test d’ingegno. È un gioco, certo, ma dietro quel calcolo c’è una trappola sottile che mette alla prova la tua prontezza e, soprattutto, la tua capacità di rispettare l’ordine delle operazioni senza farti ingannare dall’istinto.
Perché questa espressione inganna così tante persone
La sfida ruota attorno a un calcolo tanto semplice quanto insidioso: 10 ÷ 5 × (10 + 5 – 15).
A un primo sguardo sembra una banalità, uno di quei problemi che affrontavi alle scuole medie senza nemmeno pensarci. Eppure, appena la guardi con la fretta dei famosi “10 secondi”, la mente tende a saltare un passaggio, oppure a invertire divisione e moltiplicazione, o peggio ancora a ignorare che la parentesi è il vero cuore dell’enigma.
Il punto è che, in matematica, l’ordine delle operazioni è una specie di grammatica imprescindibile: senza di essa tutto si scompone in caos. È uno dei motivi per cui materie come l’aritmetica si basano su regole condivise e non negoziabili (https://it.wikipedia.org/wiki/Aritmetica).
Il passaggio cruciale: la parentesi che azzera tutto
La chiave per risolvere la sfida è guardare la parte che sembra più innocua: la parentesi.
Dentro ci trovi: 10 + 5 – 15
Se fai i conti in sequenza, ottieni 15 – 15, cioè 0.
E qui succede la magia: quell’unico zero cambia completamente il destino dell’intera espressione.
Perché a quel punto diventa:
10 ÷ 5 × 0
E seguendo la regola di procedere da sinistra verso destra per divisioni e moltiplicazioni, ottieni:
10 ÷ 5 = 2
2 × 0 = 0
Il risultato finale, il famigerato risultato che devi ottenere entro 10 secondi, è 0.
Dove nasce l’errore più comune
Il tranello sta nel considerare divisione e moltiplicazione come operazioni con priorità diversa. Molti pensano che la moltiplicazione venga “prima”, quando invece hanno la stessa importanza e vanno risolte in ordine di lettura. È un dettaglio minuscolo, ma quando il tempo scorre e senti di dover rispondere subito, la tentazione di semplificare mentalmente prende il sopravvento.
E poi c’è un secondo elemento psicologico: zero non è un risultato che ci aspettiamo istintivamente da una espressione che parte con numeri così “pieni” come 10 e 15.
Quando l’esito sembra troppo semplice, il cervello tende a dubitare di se stesso.
Perché questi test fanno impazzire il web
Il successo di sfide così rapide non è casuale. C’è un fascino particolare nei problemi che puoi risolvere in pochi secondi, soprattutto se promettono di rivelare qualcosa sulle tue capacità logiche. Ci ricordano quei giochi che facevamo da piccoli, quando la velocità sembrava quasi più importante della precisione.
E funzionano così bene proprio perché sfruttano operazioni familiari mescolate a un elemento sorpresa. Spesso si trovano online problemi di:
- somme e sottrazioni con pattern nascosti
- puzzle numerici dove manca un pezzo logico
- mini‑quiz in cui la prima risposta “di pancia” è sempre quella sbagliata
- indovinelli basati su regole che sembrano ovvie… finché non lo sono più
La formula è sempre la stessa: semplicità apparente + dettaglio insidioso.
Cosa dimostra davvero risolvere questo test
Non serve essere un genio, né conoscere formule avanzatissime. Quello che misura davvero questa piccola prova è la tua capacità di mantenere la calma, seguire un ordine logico e non farti tradire dalla fretta.
E se arrivi allo zero in meno di dieci secondi, significa una cosa sola: hai sviluppato quel riflesso mentale che ti permette di distinguere l’istinto dalla regola.
Ed è una sensazione sorprendentemente gratificante, ogni volta.




